Classe 1989, Claudia Marchi gestisce – insieme al padre Angelo – “Air Sea Italia”, impresa attiva da 30 anni nel settore farmaceutico e nel trasporto merci pericolose. È lei il volto giovane di un’azienda che sta rinnovando la propria comunicazione. E che fornisce al sistema Paese un contributo strategico e delicato.
Leggo di tutto per uscire dalla zona di confort: solo così nascono nuove idee
Claudia, qual è il core business di Air Sea Italia e quali sono le sue principali attività?
L’azienda nasce nel 1989 da un’idea di mio padre Angelo Marchi. Con sede a Ponte Ghiara, nei pressi di Fidenza (Parma), da oltre 30 anni Air Sea Italia è il distributore esclusivo per l’Italia e il Canton Ticino di Sensitech e Air Sea Containers, aziende con presenza globale e leader nei settori della visibilità della catena del freddo (Sensitech) e nelle soluzioni di imballaggio per il trasporto di merce pericolosa e materiale infettante (Air Sea Containers). Air Sea Italia offre prodotti e servizi di qualità che aiutano i propri clienti a essere conformi alle severe normative che regolamentano il mercato farmaceutico e del trasporto di merci pericolose, proponendo esclusivamente prodotti dagli elevati standard qualitativi, certificati e validati per garantire sempre la massima sicurezza e qualità. Ai nostri clienti proponiamo sistemi isotermici validati per il trasporto di medicinali a temperatura controllata, borse isotermiche per il trasporto di campioni da parte degli informatori scientifici del farmaco, registratori di temperatura per il monitoraggio delle spedizioni anche in tempo reale e soluzioni di imballaggio per il trasporto di merci pericolose e materiale infettante.
In questi mesi di pandemia, uno dei nodi che si sono dovuti affrontare è stato quello del trasporto dei vaccini e dei tamponi. La vostra azienda se ne è occupata?
Come distributore esclusivo di Sensitech e Air Sea Containers, Air Sea Italia ha supportato il trasporto dei vaccini e dei tamponi fornendo i registratori di temperatura per il monitoraggio delle spedizioni che richiedono l’uso di ghiaccio secco. Air Sea Italia ha fornito inoltre diversi imballaggi idonei al trasporto dei prelievi covid-19 per le spedizioni al di fuori delle strutture sanitarie).
Da qualche anno sei molto attiva su LinkedIn. Perché hai scelto di concentrarti su questo social?
Ho sempre creduto nel potere della condivisone. Il nostro motto in Air Sea Italia è cerca, contatta, convinci e fidelizza il cliente. In quest’ottica mi è venuto quindi naturale approcciarmi a LinkedIn: su questa piattaforma ho un blog attivo dove racconto i principali trend del settore farmaceutico e delle merci pericolose. Ho aperto inoltre anche un canale YouTube, dove in prima persona riesco a spiegare in maniera descrittiva argomenti tecnici come la frammentazione distributiva, i rischi e le soluzioni nella supply chain farmaceutica, oppure i sistema di imballaggio e trasporto per materie infettanti.
Il nostro motto in Air Sea Italia è cerca, contatta, convinci e fidelizza il cliente!
In ogni caso – continua Claudia – Air Sea Italia ha una presenza attiva su tutto il territorio nazionale grazie alle numerose visite che facciamo presso i nostri clienti: la relazione umana resta infatti al centro della nostra attività e rimane il nostro vantaggio competitivo principale. A questo però, negli anni, ho deciso di affiancare e sfruttare il potere dei social iniziando a digitalizzare sempre più la nostra comunicazione.
Alcuni giorni fa attraverso LinkedIn, hai comunicato la vostra decisione di portare la settimana lavorativa a 36 ore. Perché questa decisione?
Credo che i risultati che ogni anno otteniamo in Air Sea Italia derivino da un clima aziendale familiare. I nostri collaboratori per noi sono la forza più importante, ci dedichiamo costantemente ai loro bisogni affinché siano felici e fieri di essere parte di Air Sea Italia. Al lavoro trascorriamo la maggior parte del nostro tempo e questo tempo deve essere il più sereno e lieto possibile. Con la pandemia si è ulteriormente rafforzata la fiducia già esistente per cui… perché no a qualche giorno di smart working? La presenza in ufficio rimane comunque fondamentale per il confronto di opinioni e per lo scambio di quella energia fondamentale a rafforzare lo spirito di squadra. Credo tuttavia che ognuno di noi per essere davvero contento debba avere più tempo per stare con la propria famiglia e con gli amici, per seguire interessi e passioni e magari anche per riposarsi. Da qui la scelta di ridurre l’orario da 40 a 36 ore: non abbiamo chiaramente toccato in alcun modo lo stipendio dei nostri collaboratori. In poche parole puntiamo a essere più felici, più uniti e quindi più produttivi ed efficaci per i nostri clienti e partner. Sono certa che ne gioveremo davvero tutti.
Quali altri strumenti di comunicazione utilizzi oltre a LinkedIn? Hai mai pensato di aprire un blog o scrivere un libro per raccontare la tua azienda e la tua attività?
Come dicevo prima, siamo in continua espansione e crescita. In queste settimane sta entrando una nuova risorsa che si dedicherà in tutto e per tutto allo sviluppo della comunicazione digitale di Air Sea Italia. L’obiettivo è che i nostri clienti siano continuamente soddisfatti e stupiti in ogni singolo momento di contatto: da quando ci cercano su internet, a quando andiamo da loro in visita, fino alla fase di ricezione dell’ordine. Tutto deve essere preciso, puntuale, professionale ed empatico. I clienti sanno di poterci contattare per qualsiasi chiarimento, ricevendo risposte immediate. Già da inizio 2022, tra uffici rinnovati, uscita di nuovi prodotti e ingresso di nuove persone del team, se ne vedranno delle belle. Per quanto riguarda la scrittura del libro, ho già cominciato un lavoro a quattro mani insieme a mio padre. Il nostro intento è raccontare non soltanto la storia di Air Sea Italia, ma anche indagare le evoluzioni dei nostri settori di riferimento e analizzare i trend futuri del mercato.
Quali canali utilizzi per informarti sulle novità di settore? Quali social online e contenuti offline prediligi da follower e da lettore?
Cerco di leggere tanto e di tutto. Mi piace uscire dalla mia zona di confort perché solo in questo modo possono nascere nuove idee. Su LinkedIn, clienti, fornitori e competitor condividono quotidianamente tantissime notizie sul nostro settore. Oltre che dai quotidiani tradizionali, mi aggiorno anche attraverso il sito di “Aboutpharma”, siamo abbonati alla rivista del “Notiziario Chimico farmaceutico” e al “Giornale della Logistica”. E non può mancare un passaggio anche sul sito di logisticamente.it: su logistica e supply chain management sono davvero completi!