Si ispirano ad artisti come Jean Jullien e commissionano Rugs personalizzati per Chiara Ferragni, Tommaso Zorzi e Bebe Vio. Unendo brand personale e di prodotto, Stefania e Angelica Ianniello hanno messo a frutto le competenze in comunicazione, design e arti visive per creare uno stile unico, coloratissimo e visionario.
Durante il lockdown la loro vita è completamente cambiata. Ma in meglio. Come tanti, Stefania e Angelica Ianniello – sorelle pugliesi di 33 e 40 anni – erano in cerca di qualcosa da fare, di un hobby per impiegare quel tempo infinito che ha accompagnato le nostre giornate durante la pandemia. Mai avrebbero immaginato che il tufting, una tecnica nata anni fa per realizzare tappeti, si sarebbe trasformata in lavoro e che sarebbe nata la loro Spaghetti Rugs.
Il loro è un mondo super colorato, che si ispira a importanti artisti francesi contemporanei ma anche alla pop art. Riferendosi al mondo dell’arte, del cinema e della cultura contemporanea, reinterpretano il tutto in modo artigianale e personalizzabile. Dal disegno alla realizzazione vera e propria del tappeto con la tecnica del tufting, fino all’intaglio e alla rifinitura con tessuti ed etichette personalizzate.
Come nasce la passione per i tappeti e per questa tecnica in particolare?
Il tufting esiste da anni ed è molto popolare negli Stati Uniti. Durante il lockdown, TikTok era pieno di video su questa tecnica e abbiamo deciso di cimentarci. Utilizzando un filato di lana e acrilico, prima disegniamo digitalmente su una tela, poi ricalchiamo il disegno e infine con la pistola tufting spariamo letteralmente la lana nella tela. Questa pistola, infatti, permette di creare una moquette in tessuto. Al termine, poi chiudiamo con un tessuto la parte posteriore e applichiamo l’etichetta che realizziamo a mano.
Quando abbiamo messo a punto il primo tappeto – ispirato a Jean Jullien, nostro artista preferito – abbiamo pubblicato la foto sui social. Da lì è partito tutto, perché lui non solo l’ha condivisa, ma ci ha anche commissionato un lavoro. Questo ha generato una serie di contatti e di richieste, alcune anche molto importanti ed è nato il nostro brand: Spaghetti Rugs.
Quando avete capito che le cose si stavano facendo “serie”?
Sin dal primo tappeto prodotto si è creata una forte richiesta, un ciclo continuo di produzione del tutto inaspettato. Io (Stefania) mi occupo di comunicazione e mia sorella (Angelica) è una graphic designer. Così, quando abbiamo capito quello che stava succedendo, abbiamo unito le nostre competenze e – facendo tutto da sole – abbiamo realizzato il logo, aperto la pagina Instagram e creato il nostro sito e-commerce. Non avevamo idea che avremmo avuto tutto questo successo: infatti a distanza di un anno ci sono moltissime cose che vogliamo e dobbiamo migliorare.
Perché Spaghetti Rugs?
Ci serviva un nome che ricordasse immediatamente l’Italia e abbiamo pensato agli spaghetti, perché sono un simbolo del nostro Paese nel mondo, ma anche perché ricordano i fili con cui si creano i tappeti. Tutti i materiali usati sono made in Italy e ogni tappeto è realizzato interamente da noi nel nostro laboratorio a Bari.
Avete già ottenuto molte collaborazioni importanti, cosa c’è all’orizzonte?
Dopo alcuni mesi abbiamo ottenuto un contratto con Westwing per cui abbiamo disegnato una collezione. Abbiamo realizzato tappeti per Tommaso Zorzi, Chiara Ferragni e persino Bebe Vio ce ne ha commissionati diversi da regalare alle sue amiche a Natale. Abbiamo intrapreso, poi, una collaborazione con Marzia Bisognin, founder di Maì, per cui abbiamo realizzato due tappeti in edizione limitata, ma anche con Lucille Roots (tatuatrice milanese e influencer) e tanti altri. Oltre che a Jean Jullien, che ci ha ispirato sin dal primo istante.
Oggi Spaghetti Rugs è una start up con una grandissimo potenziale, come state curando il vostro brand?
Al momento siamo solo noi due a fare tutto, non senza fatica. Dalla realizzazione dei prodotti in sé alla cura dei social. Facciamo tutto da sole, ma giorno dopo giorno ci rendiamo conto di aver bisogno di qualcuno che si dedichi solo al brand e che lo faccia crescere nel modo giusto. Da parte nostra, intanto, stiamo cercando di focalizzarci sempre di più sulle collaborazioni con gli artisti, perché vorremmo che Spaghetti Rugs fosse riconosciuto per questo e fosse legato agli artisti che più ci piacciono. Insomma vorremmo che diventasse un brand immediatamente riconoscibile in questo contesto.
Prossimi obiettivi?
Potenziare la gestione dei canali social utilizzando anche altre piattaforme (come ad esempio YouTube) dalle quali oggi siamo assenti e ampliare la gamma di prodotti realizzati. Ci piacerebbe, oltre ai tappeti, creare anche tutta una serie di prodotti di decorazione per la casa.
E il vostro brand personale?
Riceviamo molte richieste di interviste e di contatti. Spesso veniamo considerate delle influencer ma non lo siamo. Anzi, siamo delle ragazze piuttosto riservate. Sappiamo, però, quanto siano importanti la comunicazione e le PR, ma stiamo anche imparando a selezionare queste richieste e a capire qual è il modo più giusto per raccontarci. Vorremmo parlare di più di noi, ma in modo coerente e senza mai spostare il focus da Spaghetti Rugs, che è la nostra creazione e ciò a cui stiamo dedicando tutta la nostra vita.