Insieme alla propensione a stare di fronte alla telecamera, è l’atteggiamento iniziale che determina l’impatto sui video da creare. Ecco come scegliere un’efficace strategia di video marketing.
Il tuo approccio e il tuo mindset nei confronti del video speaking ti aiutano o ti limitano quando si accende la telecamera?
- “Parlare in video? Non lo so proprio fare”
- “Nessun problema, che ci vuole?”
- “Non sono ancora pronto/a”
Le riconosci? Sono alcune frasi tipiche che sento dire riguardo al “mettere la faccia” nella propria strategia di video marketing.
In questi ultimi 5 anni, con la mia attività di video speaking trainer, ho avuto l’occasione di allenare a comunicare – in modo efficace e autentico davanti alla telecamera – decine di professionisti e professioniste, imprenditori e imprenditrici con una forte competenza e quindi molto valore potenziale, da condividere nei propri contenuti video.
Spesso il mio supporto viene richiesto all’interno di un percorso più articolato per far crescere il proprio personal brand. E comparire in video, per molti, è un’assoluta novità nel momento del primo incontro di allenamento insieme. L’oggetto del training è quindi, spesso, proprio il video che – forse – resta il più difficile da realizzare (anche quando si è maturata già un po’ di esperienza come video speaker): ovvero quello in cui ci si presenta in modo distintivo e si indica al proprio target la peculiarità del proprio progetto.
Tu lo hai già realizzato?
È un’impresa ardua parlare di sé, per molte persone. Per (pochi) altri invece è il momento più atteso ed emozionante dell’intero percorso di comunicazione del proprio personal brand.
L’atteggiamento iniziale, a volte diametralmente opposto, determina specifici pro e contro e ha un impatto molto forte sui video da creare. Per non parlare poi della conseguenza più diretta della tua reticenza a essere protagonista della propria strategia di video marketing: la scelta di format che escludono la partecipazione diretta del professionista.
È un vero peccato: se non ci metti la faccia, infatti, ti perdi una lunga lista di vantaggi che invece porteresti al tuo business, andando in video con regolarità. Primo vantaggio tra i tanti, l’effetto VIP: “Mi sembra di conoscerti già” che è un primo, determinante tassello nel processo delicato (soprattutto online) di creazione del rapporto di fiducia che porterà il tuo cliente a scegliere proprio il tuo servizio o prodotto.
Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema. Comprendi?Capitano Jack Sparrow
E tu a quale club appartieni? Allo schieramento dei “devo proprio?!?!” o al team dei “quando si comincia?!?”
Ti descrivo, con un pizzico di ironia, 3 tipologie prevalenti di propensione al video speaking che ho incontrato in questi anni da trainer e ti racconto, per la mia esperienza, vantaggi e svantaggi dei diversi atteggiamenti. Conoscere rischi e risorse connessi al tuo approccio prevalente, saprà aiutarti a vivere esperienze più efficaci e a produrre video più utili per i tuoi obiettivi.
Mai davvero pronto
Fai parte di quel gruppo di persone per cui ti manca sempre qualcosa. Finora hai scelto solo format che non prevedano il tuo volto in video. Video testimonianze, tutorial, case histories, video risposte alle FAQ: ti sembrano le soluzioni migliori per la tua strategia, tutti ottimi, finché non devi metterti TU davanti alla telecamera. Hai sempre una scusa pronta, sembri mio figlio quando deve andare a scuola…
Spesso pensi di non avere nulla di interessante da dire nei tuoi video. Tendenzialmente ti sottovaluti e pensi che altri/e saprebbero dire ciò che puoi dire tu, ma molto meglio. Soprattutto, vuoi prima finire quel nuovo, ennesimo, corso di aggiornamento sulla tua materia. Hai appena visto il video di quel tuo competitor, e non hai niente di significativo da aggiungere, ha già detto tutto lui o lei. Sei convinto di risultare un video speaker mediocre davanti alla telecamera, ma si tratta quasi sempre di un pregiudizio e nella maggior parte dei casi, invece, sei tra i comunicatori più efficaci che incontro nei miei training.
Rischi: occhio perché così non inizi proprio mai, rimandi e rimandi perché appunto, non ti senti mai abbastanza pronto. A volte ammetti di aver paura di deludere l’aspettativa (Di chi? Ma la tua, ovviamente). Quel giorno, quello in cui ti sentirai completamente preparato, non arriverà. Più aspetti, più perdi occasioni per intercettare il tuo target ideale, essere scelto, iniziare a essere percepito per il tuo valore. Che c’è. Eccome se c’è. E ti do una bella notizia: chi, come te, manifesta la cosiddetta “sindrome dell’impostore”, non lo è, mai.
Risorse: Spinto dall’insicurezza e dal perfezionismo più o meno consapevole, sei attento a ogni dettaglio, sei preparatissimo, più di molti dei tuoi competitor e probabilmente grazie a questo, i tuoi contenuti avranno davvero un grande valore per chi li intercetterà. Appena ti deciderai a registrare i tuoi video e a pubblicarli, riceverai grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Parola di esperta (e di affetta dalla tua stessa sindrome, eccomi!).
Spontaneo
Se sei alle prime armi con i tuoi video, ti butti con spensieratezza, leggera o leggero, senza paura, parli a ruota libera e quando si accende la telecamera, metti da parte eventuali dubbi e incertezze e vai felicemente online senza particolari ansie. Quelli del club sopra, ti invidiano non poco. Se hai già iniziato la produzione dei tuoi video, probabilmente sei particolarmente prolifico: tanti video, tanti minuti di contenuti. Quasi sempre tu e solo tu, che parli della tua esperienza, del tuo servizio, del tuo prodotto. Spesso hai idee molto chiare e opinioni nette riguardo alla tua materia e hai una personalità forte, che trapela in modo efficace nel tuo stile di comunicazione in video.
Rischi: difficilmente ti metti in discussione, raramente studi soluzioni nuove, format più efficaci di quelli che hai usato finora. «Per me funziona, io sono così, perché cambiare? Sarà colpa dell’algoritmo se i miei video non vengono condivisi e non portano nuovi clienti». Potresti migliorare ancora molto, ma per il momento ti accontenti: è probabile che tu stia respingendo in modo più o meno consapevole la fatica di “cambiare” qualcosa, soprattutto nel tuo modo di comunicare in video. Devi fare molta attenzione alla scarsa cura dei dettagli, potresti sottovalutare alcune occasioni e il mio consiglio è restare ricettivo nei confronti di chi può darti un feedback professionale: a volte mettersi in discussione, anche se è scomodo, è l’unico modo per “alzare il livello”. Infine, a volte, esageri: troppe parole. Puoi apparire generoso, ma qualche volta “troppo brodo nasconde poca ciccia”.
Risorse: sei in grado di gestire lo stress da telecamera, cosa fantastica e non banale. Anche in una live inattesa sai “portare a casa” il risultato: lasciare la tua impronta. Ti dici “bravo” anche da solo e perciò sei il tuo miglior alleato. Sei sicuro delle tue idee e quindi i tuoi messaggi sono chiari e riconoscibili. Produci contenuti rapidamente, riesci a divertirti e attraversare con risultati positivi anche quelle situazioni che, per altri, sono invece stressanti. Che gran cosa!
Entusiasta
Quando sei davanti alla telecamera, ti dimentichi di te stesso, in senso positivo, e parli davvero alla persona che immagini al di là della telecamera: il tuo cliente o la tua cliente ideale. Così facendo regali unicità e valore che portano te e il tuo target sempre più vicini agli obiettivi prefissati. Sperimenti, esplori, non ti affezioni troppo alle soluzioni che hai trovato, e cerchi un nuovo modo per creare video originali ed efficaci.
Sei coinvolgente e ti impegni con costanza. Accogli i feedback ringraziando, metti in pratica parola per parola le indicazioni ricevute (si capisce che per una trainer come me, sei l’allievo o l’allieva ideale?!?). Non ti poni limiti, e se perdi il passo te ne accorgi senza tergiversare e con sincerità, rimuovendo ostacoli e riprendendo la tua corsa verso un costante miglioramento.
Rischi: ah, se continui di questo passo, mi potresti anche rubare il mestiere (diventando un video speaker professionista).
Risorse: da qualunque punto tu stia partendo, riesci a superarti giorno dopo giorno, con disciplina e creatività, trovi soluzioni a ogni problema, anche dal lato tecnico. Sei capace di rendere un semplice video una vera occasione di incontro, come dovrebbe essere sempre: generi e doni agli altri contenuti realmente utili ed emozioni, ogni nuovo video è un punto di partenza verso risultati sorprendenti. Superi i timori e le incertezze – certo, ne hai anche tu, tanti, ma non ti blocchi, l’entusiasmo batte il dubbio alla grande – valutando in modo oggettivo le tue capacità e i risultati, trovando alleati che possano aiutarti. Insomma sei sempre più un video speaker dai risultati invidiabili.
In quale club ti sei riconosciuto?
- In quello dei MAI DAVVERO PRONTI
- degli SPONTANEI
- Oppure tra gli ENTUSIASTI
Ho volutamente estremizzato degli atteggiamenti che ognuno di noi ha, in modo più o meno marcato, a seconda dei contesti. La realtà è molto più sfaccettata di queste categorie nette, ma con un pizzico di onestà, sono sicura che potrai accedere alle risorse e fare attenzione ai rischi del tuo profilo prevalente.
C’è un consiglio in particolare che voglio darti, indipendentemente dal tuo atteggiamento prevalente: inizia, esplora! Solo l’esperienza REALE può portarti a superare blocchi e disagi che, più o meno fortemente, ti limitano nella tua esperienza di video speaker.
Ogni volta che si accende la telecamera, mettiti in connessione con la passione per il tuo lavoro, divertiti seriamente, prendi alla leggera questa sfida e, contemporaneamente, mettici tutto il tuo impegno. È un obiettivo prezioso quello di “mettere la faccia” in video: puoi davvero portare un enorme beneficio nella tua strategia di comunicazione e nei tuoi risultati.
Il tuo personal brand crescerà di valore, con tutti i vantaggi che questo comporta. È una promessa.
Photo: Michela Piccinini