Business celebrity e influencer sono la stessa cosa? Non esattamente. Un influencer si distingue per la sua popolarità; una business celebrity, invece, per la sua competenza su un argomento specifico.
Esistono persone che rispecchiano alla perfezione entrambe le categorie, ma un progetto professionale vincente non si riconosce in base ai follower sui social, anzi! Il successo arriva quando si riesce a intercettare la propria nicchia di riferimento ed essere riconosciuti come autorevoli.
Il dibattito sul ruolo degli influencer – ruolo messo in discussione anche dall’irrompere del nuovo social ClubHouse – è stato rilanciato dal guru del marketing contemporaneo Seth Godin, che in una recente intervista al Sole24Ore si è espresso così:
«Il futuro degli influencer appartiene già al passato. Perché nella maggior parte dei casi coloro che vengono definiti influencer non lo sono affatto. Piuttosto sono hacker egoriferiti legati alle pubbliche relazioni, e per giunta spesso scarsamente remunerati. D’altronde raccontarsi sui social media è una corsa che non porta alcun vantaggio, perché nel lungo periodo non genera né attenzione e né fiducia. Nella stragrande maggioranza dei casi i social sono una trappola. Certamente ci forniscono un microfono, ma sta poi soltanto a noi decidere come utilizzarlo al meglio».
Nel frattempo però sono i numeri a dire che gli influencer rappresentano comunque una variabile non indifferente nel vincere la partita dell’engagement. Dalla ricerca “Italiani & Influencer” realizzata da Mondadori Media, Buzzoole, Infovalue – Market Research Agency, è emerso che per l’85% degli intervistati la loro opinione è determinante quando si tratta di acquistare un prodotto.
Nell’ultimo anno circa la metà degli intervistati ha comprato una media di 2 prodotti o servizi consigliati da influencer o brand editoriali sui social: beauty, food, fashion e tecnologia sono le categorie in cui lo shopping viene maggiormente influenzato.
Secondo l’indagine – eseguita su un campione di 1.500 intervistati tra i 18 e i 54 anni, rappresentativi di 12 milioni di persone – il 37% dichiara di seguire gli influencer ogni giorno, mentre un altro 37% ogni 2 o 3 giorni. Più della metà (54%) lo fa per i consigli che possono dare, soprattutto sul food: ricette, diete, ingredienti.
Sul podio dei macro influencer, più o meno sponsorizzati, c’è, ad esempio, la rubrica Giallozafferano o la seguitissima foodblogger Benedetta Rossi. Su tutte (e tutti): Chiara Ferragni, citata dall’85% degli intervistati, che da fashion blogger è diventata una influencer a tutto tondo di arte, musica, politica.
