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«Il personal branding ha valorizzato la mia figura di esperta in grafologia giudiziaria»

di Elisa Marasca
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All’inizio per Patrizia Giachin analizzare la scrittura era un hobby. Poi la grafologia è diventata una professione in ambito forense. «Insieme al settore giudiziario, supporto anche la selezione delle risorse umane: prima di assumere un dipendente, le aziende mi chiedono di tracciare un profilo psico-attitudinale per valutare le caratteristiche del candidato».

 

La grafologia è una disciplina finalizzata a comprendere il carattere, le attitudini e la potenzialità di un individuo attraverso l’analisi della sua scrittura. Questo settore sta vivendo una trasformazione dovuta all’esigenze di identificazione e privacy che hanno indotto l’introduzione di nuove tecnologie. Dall’interpretazione del movimento grafico ottenuta attraverso i segni grafologici, si è passati alla firma grafometrica che rileva il comportamento biometrico di posizione, velocità e pressione registrati durante la firma. Inoltre, l’aumento dei casi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (disgrafia, dislessia, discalculìa) ha introdotto nuovi approcci allo studio delle difficoltà grafo-motorie con l’obiettivo di superare il gap. Lo racconta Patrizia Giachin, esperta in grafologia giudiziaria e grafologia criminalistica, iscritta alle liste dei Consulenti grafologi e Periti penali del Tribunale di Modena in ambito civile e penale. Giachin è specializzata in grafologia pedagogica, orientamento scolastico e rieducatrice della scrittura, e supporta la selezione delle risorse umane (per l’individuazione delle attitudini professionali). È inoltre grafo biometrista, per la verifica delle firme apposte su dispositivi elettronici (esempio: tablet – tavoletta grafica). In questo articolo ci racconta il suo percorso e delle curiosità sulla sua professione.

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Com’è cominciata la sua avventura? Perché ha scelto di dedicarsi a questo lavoro?

La mia avventura inizia già in tenera età, alle elementari e poi durante il periodo delle scuole medie, quando ho visto e intuito un nesso tra la grafia e i miei compagni di scuola, il loro comportamento e i loro aspetti somatici. Posso dire di essere nata grafologa e di esserlo diventata quando a Bologna, casualmente, mi sono imbattuta nella targa AGEM (Associazione Grafologi Europei Morettiani). Ed eccomi quindi iscritta al corso professionale per diventare grafologa più per curiosità personale, perché non avrei mai immaginato potesse diventare la mia professione. Questo anche perché ai tempi ero, prima, titolare di un’agenzia immobiliare e poi manager nel settore della consulenza strategica per grandi aziende nazionali. Quindi, in quel particolare momento consideravo la grafologia quasi come un hobby che acquistava, però, sempre più interesse e curiosità, trovando affascinante e appassionante ogni nuovo incarico che mi vedeva coinvolta in nuove sfide: autografia o apocrifia, con quale tecnica: imitazione, dissimulazione o mano guidata.

Dal 1999 al 2004 ho conseguito tutte le specializzazioni che la grafologia comporta, ma quelle che oggi mi vedono più impegnata, lavorativamente parlando, riguardano la grafologia forense – per la quale, per predisposizione personale, ricerco quell’elemento individualizzante che inchioda il falsario o attribuisce l’autografia – e il supporto all’HR, nella valutazione e valorizzazione dei talenti e delle attitudini nella selezione del personale, per creare il profilo psico attitudinale innato dove si evince il temperamento, le forze motivazionali, le dinamiche personali i talenti e le attitudini, ma anche le paure e le incertezze.

Perché è così importante il personal branding e la comunicazione nel suo lavoro?

Il personal branding e la comunicazione di una grafologa sono importanti perché permettono di distinguersi dalla concorrenza, costruire una reputazione forte e positiva nel settore della grafologia. Una comunicazione efficace del proprio valore e della propria esperienza aiuta a creare un’immagine coerente e professionale, fondamentale per aumentare la propria visibilità e credibilità nel settore e creare nuove opportunità di lavoro e di networking.

Cos’è il personal branding per lei?

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Photo: Pexels / Andrea Piacquadio

Avvalorando quanto detto prima, per me significa promuovere la mia unicità, esperienza e reputazione professionale e creare valore attorno alla mia figura. Ritengo quindi che una presenza online e un’efficace strategia di personal branding e di comunicazione possano aiutare a raggiungere un pubblico più ampio e a diventare una voce autorevole nel settore della grafologia, favorendo la diffusione delle conoscenze e delle competenze professionali in questo campo. Nella pratica, il mio personal branding include l’uso di strumenti di marketing, come la creazione di un sito web professionale, la partecipazione a conferenze e eventi del settore, la pubblicazione di articoli sulle tematiche inerenti alla grafologia, l’uso dei social media per promuovere il proprio lavoro, l’ottenimento di certificazioni e riconoscimenti e la gestione delle relazioni con i clienti in modo etico e professionale.

In Italia è una professione considerata ‘di nicchia’? Quali sono gli ambiti di applicazione della sua professione?

Proprio così. Oggi la grafologia è considerata di nicchia e sono ancora poche le persone che la conoscono e che conoscono, soprattutto, i numerosi ambiti in cui trova applicazione. D’altronde è anche vero che sono pochi anche i grafologi che con passione si dedicano a questa stupenda disciplina.

I settori che coinvolgono l’utilizzo della grafologia includono, infatti:

Scienze sociali e della vita: psicologia, crescita personale, cura e benessere della persona, conoscenza del sé, analisi del quadro familiare compatibilità di coppia.

Risorse umane: miglioramento delle performance, intelligenza emotiva, leadership, capacità di resilienza, problem solving, lavoro in team

Scolastico: orientamento agli indirizzi di studio più congeniali, miglioramento del metodo di studio e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

Medico: le neuroscienze del gesto grafico, (ritmo ed il tracciato grafico sono anticipatori di sintomatologie quali Alzheimer e Parkinson)

Forense: comparazione tra due o più scritture per determinare omografia e/o eterografia, studio contro la contraffazione dei falsi, ma anche la valutazione di scritti anonimi, lettere minatorie, murali ed anche le scritture suicide.

Certificazione di autografi e firme su opere d’arte: in questo contesto ci si confronta con un team di esperti, tra cui critici e storici dell’arte.

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Quali sono le consulenze più significative che ha svolto o che ama ricordare nel suo percorso?

La prima riguarda un ragazzo, che per rispetto della privacy chiamo genericamente “Luca”, di professione operaio, che si è rivolto alla mia consulenza per accertare l’autografia di alcuni assegni, portando come scrittura comparativa un testamento olografo. Nel testamento mi sono accorta che erano presenti segni inequivocabili di una mano guidata, che mi hanno fatto subito pensare a un raggiro e, considerando il valore cospicuo del testamento, abbiamo deciso di perseguire una causa in questa direzione. In questa causa dove io ero il CTP (Consulente Tecnico di Parte), il parere del CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) discostava dal mio, ma il giudice ha ritenuto che le mie osservazioni fossero pertinenti, motivate e dimostrate, dando ragione al mio cliente che, di fatto, ha potuto impugnare il testamento e ottenere quello che gli spettava di diritto.

Poi sono stata contattata da un’azienda per un caso di “infedeltà” aziendale: erano stati trafugati delle informazioni in merito a un brevetto, presentato poi da un’altra azienda. Le indagini guidate dagli investigatori privati hanno portato al reperimento di un piccolo foglio manoscritto grazie al quale sono riuscita a risalire alla vera identità confrontandolo con la firma apposta sul contratto di lavoro. Oggi, questa azienda prima di assumere un dipendente mi chiede il profilo psico attitudinale dalla scrittura per assicurarsi che il candidato abbia doti di onestà, lealtà, affidabilità, con un’etica lavorativa ineccepibile.

Oggi chi gestisce i suoi canali social?

Fino a oggi mi sono occupata personalmente della mia comunicazione off e online ma per aumentare la visibilità e affermarmi come punto di riferimento nel mio campo mi sto avvalendo di alcuni professionisti della comunicazione in grado di aiutarmi a veicolare al meglio e in modo puntuale tutti i messaggi che desidero trasmettere, soprattutto nell’ottica di creare maggiore cultura attorno a questa professione e ai possibili ambiti applicativi.

Progetti per il futuro?

Proprio per il motivo di cui sopra, vorrei sensibilizzare le aziende, come già hanno compreso le Corporate Benefits, sull’importanza di mettere a disposizione delle proprie risorse gli strumenti adatti per conoscere sé stessi e raggiungere soddisfazioni e benessere sia a livello lavorativo sia personale. Dare il giusto valore alle persone inserendole nei ruoli e nei contesti dove possono dare il meglio di sé è fondamentale per creare un buon clima lavorativo, team di lavoro vincenti, attrarre nuovi talenti e ridurre il turnover.

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Photo: Pexels / Sora Shimazaki

Il mio intervento spesso genera un circolo virtuoso dove la risorsa si sente motivata e spronata grazie a una rinnovata autostima e fiducia nelle proprie possibilità che la portano ad accettare anche nuovi incarichi. La scoperta e l’accettazione dei difetti, come detto prima, non fa che migliorare il clima lavorativo, laddove ci fossero degli attriti, e creare team più armoniosi all’interno dei quali l’apprezzamento delle diversità altrui porta a lavorare con maggiore concentrazione verso il raggiungimento di traguardi comuni. Ecco perché questa attività deve essere fatta a tutti i livelli, sia nei reparti produttivi che in quelli direzionali. In questo modo, la soddisfazione al raggiungimento dell’obiettivo è condivisa, tulle le persone vengono coinvolte ed è più forte e sentito il senso di squadra. Una volta scoperti i talenti e le attitudini, si possono implementare dei percorsi formativi ad hoc, che tra l’altro possono essere totalmente finanziati dalla Comunità Europea o dalle Regioni.

Per concludere, il mio obiettivo è far conoscere alle persone e alle aziende che credono nelle proprie persone il valore che l’analisi grafologica può apportare. La scrittura è l’unico strumento naturale, individuale e indistinguibile che abbiamo a disposizione per capire come siamo fatti e come funzioniamo. Il mio obiettivo è aiutare le persone a comprendere meglio sé stesse, in modo profondo e autentico, rendendole consapevoli dei propri talenti e delle proprie attitudini, ma anche dei vizi e dei difetti allo scopo di vivere bene, con sé stesse e con gli altri.

In ambito forense punto a sensibilizzare gli avvocati sull’importanza di seguire fin dall’inizio della controversia le fasi della ricerca e soprattutto della selezione dei documenti comparativi che, troppo spesso, è incompleta, non idonea o viene lasciata al caso, mentre rappresenta la tutela più importante per le parti in causa. Sono molteplici i casi in cui scritture false e non contestate sono presenti in fascicolo e vengono utilizzate come comparative, compromettendo una giusta sentenza.

Tra l’altro, oggi più che mai, con la riforma Cartabia è obbligatoriamente necessario produrre già dalla prima udienza tutti i documenti di causa, quindi, è fondamentale per gli avvocati collaborare con una professionista capace e affidabile.

 

Elisa Marasca

Photo cover: Pexels / Karolina Grabowska

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1 commento

Antonio 27 Aprile 2023 - 11:07

“Chi scrive lascia traccia di se”: Consiglio vivamente di rivolgersi alla Dott.ssa Patrizia Giachin in quanto ha saputo aiutarmi a risolvere un problema, difficilmente affrontabile da altri professionisti. Sempre aggiornatissima. Il massimo livello di competenza ed umanità che una persona possa avere.

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