Con Barberia Italiana e Little Italy Barbershop, l’imprenditore toscano ha creato un gruppo di aziende di successo. Come sono nati i due concept, qual è il target di riferimento e le esperienze offerte ai clienti? «Per prosperare, le aziende dovrebbero costruire dei progetti individuali per ognuno dei dipendenti: solo così si valorizzano le loro capacità».
Duro lavoro e divertimento sono la chiave del successo di Massimiliano Spina, un visionario con i piedi ben piantati a terra. Due brand con target e stili completamente diversi, dedicati esclusivamente al mondo maschile: Barberia Italiana e Little Italy Barbershop. Con quest’ultimo, dopo quella di Marina di Carrara del 2018, ha aperto altri 5 saloni: Massa, Imola, Thiene, Forlì e Parma. Tre anni prima, partendo da Cremona, Barberia Italiana aveva già portato a Brescia, Milano, Bergamo, Dubai e Hong Kong la tradizione del taglio pettine e forbice dei capelli e della barba, 100% made in Italy.
«Siamo partiti nel 2015 con le prime aperture in Italia e da allora non ci siamo più fermati. Spostandoci anche all’estero, abbiamo sfruttato il periodo della pandemia per continuare la nostra espansione, con tutte le misure di sicurezza necessarie».
Barberia Italiana e Little Italy Barbershop: qual è la differenza tra i due brand?
Barberia Italiana è dedicato al lusso della barberia, a chi desidera regalarsi una coccola e dimenticare per almeno due ore il proprio smartphone e il mondo esterno, dedicato solo al mondo maschile con un’età dai 30 anni in su. Nei saloni Barberia Italiana offriamo non solo servizi di barba e capelli, ma costruiamo una vera esperienza di relax contornata da piccoli servizi per il benessere del viso. Little Italy Barbershop è dedicato a tutti coloro che vogliono un posto cool, dove tagliare bene barba e capelli e passare 30 minuti o un’ora di battute con il proprio barbiere. Il mood è quello americano della Little Italy anni 30, dominata dai gangster e dagli italiani che emigrarono in America in cerca dell’oro ma che si distinsero subito nei lavori artistici e artigianali, tra i quali proprio il barbiere. La comunicazione del brand è legata a un’America al passo con i tempi, underground e streetwear.
A chi si è ispirato per fondare i due concept per i saloni?
Non ho avuto, purtroppo o per fortuna, nessuno che mi desse ispirazione in questo senso. Ho sempre voluto proporre qualcosa che non fosse presente sul mercato, grazie ai molti feedback dei clienti e alle mie esperienze personali. Per esempio, Barberia Italiana nasce in un periodo nel quale i barbieri erano datati e poco aggiornati, mentre io andavo alla ricerca di un posto che fosse di classe, dove appena entrato ti offrono il caffè e puoi ancora oggi rilassarti mentre ti tagliano barba e capelli con il solo rumore del pettine e forbice che scorre, tutto contornato da un sottofondo jazz. Little Italy Barbershop nasce invece in un secondo momento durante il quale – preso da molti impegni e girando il mondo in modo frenetico – volevo un servizio espresso ma di qualità, in un ambiente più americano e giovanile. Ho così individuato le location adeguate per i due saloni e grazie ai nostri architetti abbiamo sviluppato il concept adatto al nostro mercato di riferimento.
Come è composto il team?
Tutti i nostri team sono sempre composti da un responsabile di punto vendita e da barbieri che vi lavorano all’interno. In totale siamo oltre 50 tra dipendenti e collaboratori, ma il mio ruolo rimane sempre quello principale: essere un visionario con i piedi per terra, affinché l’azienda possa prosperare nel tempo e continuare a investire nel nostro splendido Paese.
I suoi dipendenti seguono dei corsi di formazione?
Tutti i nostri collaboratori vengono inseriti in percorsi di formazione che hanno la finalità di farli crescere esponenzialmente nei loro punti di forza e di renderli allineati agli standard aziendali anche nei loro punti deboli. Grazie a competenze interne e formatori esterni, abbiamo creato dei percorsi di crescita personale e professionale che comprendono anche corsi di marketing e comunicazione, di amministrazione, di finanza, di gestione dei ruoli e del team, e molto altro ancora. Quello che facciamo, e che dovrebbero a mio avviso fare tutte le aziende per prosperare, è costruire dei progetti individuali su ognuno dei dipendenti, valorizzando le loro capacità sotto tutti i punti di vista.
Quali sono le competenze necessarie per gestire un’impresa come la sua?
Arrivo dal mondo della finanza e del marketing, campi nei quali ho accumulato molta esperienza e che mi hanno dato le basi per partire e sviluppare l’azienda in modo sano. Come riporto sempre a tutti i ragazzi e le ragazze che lavorano all’interno della mia azienda, per essere dei buoni manager bisogna avere basi su tre ambiti fondamentali: amministrazione, marketing e finanza. Questi tre aspetti permettono di poter indirizzare l’azienda per l’80%, per la restante parte bisognerà comunque portarsi a bordo degli ottimi tecnici.
Avete uno shop dei vostri prodotti o una linea dedicata ai clienti? Cambia negli anni o è sempre la stessa linea?
Abbiamo lanciato recentemente un e-commerce per promuovere la linea di prodotti che vendiamo all’interno dei nostri punti vendita e distribuiamo all’estero. Il brand si chiama Americano Co., e si distingue per prodotti innovativi dedicati alla cura di barba e capelli dell’uomo. I nostri barbieri hanno formulato nel tempo questi prodotti per andare incontro alle esigenze dei clienti: grazie ai migliori componenti, offriamo un prodotto di qualità superiore rispetto al mercato attuale, con prezzi adeguati ai nostri target. Ogni anno aggiungiamo prodotti nuovi per stare al passo con i tempi e, molte volte, segnare anche la strada per il mercato stesso.
Cosa richiede di più la sua clientela?
I nostri clienti vogliono sentirsi bene e far parte di un club, non solo tagliarsi barba e capelli. Vedo sempre più persone che desiderano essere coinvolti nell’ambito di eventi o iniziative benefiche. Venendo da noi si entra in un luogo non più anonimo, come in passato, ma in un vero e proprio ritrovo dove ricevere consigli su stile e cura personale. I tre quarti della nostra clientela è fissa mentre il resto sono persone nuove: in ogni caso accogliamo ben volentieri tutte le loro richieste in termini di stile.
Chiudiamo con qualche curiosità.
Ne avrei veramente a decine. In questi anni, siamo stati ospiti e giudici delle manifestazioni internazionali più grandi, abbiamo conosciuto personaggi famosi e partecipato a eventi di grande caratura. L’ultimo in ordine di tempo: siamo stati presenti con Porsche al loro festival più importante d’Italia, tenutosi in Franciacorta a inizio ottobre. Siamo, inoltre, l’unica catena di Barbershop official partner di RedBull Italia e con loro partecipiamo a grandi eventi, divertendoci a portare ai nostri clienti sempre il meglio.