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Luca Ballestra, l’artista che guarda alla Luna e racconta il suo backstage sui social

di Virginia Grozio
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Creatività, talento ed entusiasmo. La maggior parte delle sue creazioni sono ispirate alla Luna. Da poco Luca Ballestra ha realizzato il suo primo NFT: l’opera digitale “The Next Gold Rush”, una Luna Oro rinchiusa in una teca di vetro. E intanto su Instagram trasferisce al pubblico la sua passione, raccontando il backstage delle giornate in studio.

 

Mi diverte molto comunicare la mia arte sui social network

 

Classe 1989 nato a Mirandola, in provincia di Modena, nella sua ricerca artistica alcune figure sono state centrali: dal padre che gli ha trasmesso la passione per l’arte, al maestro modenese Ernesto Ubertiello grazie al quale ha affinato il suo stile ritrattistico. Fondamentale inoltre la sua compagna, Eleonora Rovatti, al fianco della quale ha lavorato molto sul suo personal brand, comunicando la sua arte tramite i social: più di 13mila follower su Instagram, il suo feed è una raccolta di scatti delle sue opere e dei momenti trascorsi in studio mentre crea. Partito dai dipinti olio su tela, con ritratti di volti femminili e animali, è stato poi rapito dalla Luna, per lui musa ispiratrice protagonista nelle sue serie più importanti.

Trasformare la passione per l’arte nella propria professione, cosa ti ha spinto a seguire questo percorso?

Dopo anni di lavoro su me stesso ho deciso di percorrere questa strada. Agli inizi infatti l’arte era un hobby, da aggiungere alla mia lunga lista di passioni. Tuttavia dopo i primi dipinti mi sono reso conto fin da subito come fosse per me molto naturale esprimermi attraverso la tela.

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Photo: Fabio Salmoirago

Poi a svoltare il mio percorso artistico l’incontro con la mia compagna Eleonora, nella vita creative director e digital strategist. La sua creatività mi ha dato molta ispirazione portandomi a dedicarmi completamente alla pittura e a tutte le forme artistiche che la circondano. Da lì ho deciso di vivere della mia arte e far sì che questa sia presente 24 ore su 24 nella mia esistenza.

Comunicare l’arte nel tempo dei social network, come hai integrato questi mondi?

Mi diverte molto comunicare la mia arte sui social network. Ormai il mondo digitale fa parte delle nostre vite ed è davvero importante curare la propria immagine digitale su questi canali, vero e proprio biglietto da visita. Principalmente uso Instagram dove racconto le mie giornate in studio e le mie opere.

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Sui tuoi canali social mostri molto il dietro le quinte e il tuo volto: pensi che questa scelta sia fondamentale per promuoversi e avvicinarsi agli utenti?

Condividere il dietro le quinte sui social, in particolare riprendendo me stesso mentre creo, mi ha aiutato ad aprirmi molto con la mia community portandola direttamente nel mio studio. Per me è un mezzo per avvicinarmi a coloro che mi supportano nel mio percorso. Mostrando il mio volto riesco a creare relazioni anche con persone lontane da me: ricevo davvero tanto supporto e questo mi dà molta motivazione. Nell’ultima mostra a cui ho partecipato il calore digitale si è trasformato in quello fisico: molte persone che mi conoscono online si sono recate all’esposizione, potendo così incontrarci dal vivo.

Tra le molte attività che ti differenziano dagli altri artisti, ci sono progetti alti ed evocativi, come quello di “Moonlight”, e altri più accessibili come Baby Moon, dove consegni l’arte a casa attraverso il delivery. E infine “Pets Lover”, che scioglie il cuore di chi ama cani e gatti. Come si conciliano questi diversi canali in una visione artistica così ampia come la tua?

Le serie che creo prendono vita attraverso prove su prove e la maggior parte sono ispirate alla luna. “I Want the moon”, la principale a oggi, è creata su tele tonde con materiali materici e ha come protagonista la Luna, raffigurata in tutta la sua maestosità. La serie “Moonlight“, realizzata su tele quadrate e rettangolari, nasce dalla mia esigenza di esprimere quello che provo quando osservo la Luna: la mia volontà è anche quella di far percepire al fruitore come anch’essa guardi l’umanità, proteggendola. “Baby Moon” è sorta invece da una collaborazione con Glovo per consegnare direttamente nelle case le mie lunette. “Pets Lover” si discosta da questi lavori in quanto è dedicata agli animali, per i quali nutro una grande passione che mi ha spinto a dedicargli questa serie. Tutti questi progetti sono accomunati dalla volontà di esprimere la mia creatività per stare bene con me stesso, dando così voce alla mia interiorità.

Nella tua produzione stai lavorando a progetti futuri?

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Sto studiando l’evoluzione del mondo digitale e questo mi ha portato a creare il mio primo NFT sulla piattaforma OpenSea. Ho creato la mia opera digitale “The Next Gold Rush”, una Luna Oro rinchiusa in una teca di vetro. Nel video in 3D l’ho riprodotta in tutte le sue parti per far entrare lo spettatore all’interno della materia, percependone il brusio. Questa creazione esprime quanto più mi preoccupa nel futuro dell’esplorazione spaziale: la ricerca costante del profitto da parte dell’essere umano che rischia di sfociare in una dannosa corsa all’oro. Per quanto riguarda il futuro chissà se magari un giorno riuscirò a rendere concreto un grande sogno: mettere piede sulla Luna.

 

Virginia Grozio

Photo cover: Paco Di Canto

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1 commento

BUSINESS CELEBRITY, il magazine dei personal brand - Luca Ballestra 16 Marzo 2022 - 12:06

[…] BUONA LETTURA! […]

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