Creando una linea di abbigliamento sportivo, Francesca ha messo insieme due grandi passioni. Che riflettono il suo stile personale e il suo modo di essere imprenditrice. «Sono molto attenta alla mia comunicazione. Saper creare contenuti interessanti, che invoglino le persone a seguirci, è fondamentale».
Emiliana di Fidenza, classe 1978, Francesca Gambarini è una donna, un’imprenditrice, attiva su molti fronti. Ultimamente ha deciso di mettere a frutto le sue passioni, moda e sport, creando una linea di abbigliamento sportivo per uomo e donna. Il brand è “INTREPID”, e se dobbiamo pensare a una persona intrepida non possiamo che pensare a Francesca.
Francesca, sei una donna veramente impegnata su tanti fronti. Il tuo ultimo progetto è il brand di moda Intrepid. Da cosa nasce l’idea?
La moda è sempre stata una mia grande passione e ho lavorato in passato, per tanti anni, per importanti marchi del settore. Un’altra mia grande passione è lo sport. Intrepid è il risultato, è la sintesi! Nasce circa tre anni fa, dopo che ho partecipato alla maratona di New York. L’adrenalina e le emozioni provate dovevano essere incanalate in qualcosa. Così è nato il brand di Intrepid. Nell’estate del 2020, dopo un momento difficile e tragico come il primo lockdown dovuto al coronavirus, è uscita la prima capsule di t-shirt e poi il progetto, portato avanti insieme ad altri soci, si è man mano sviluppato passando da una collezione più basica ad una capsule Luxury e ad un’altra pop. Uomo e donna.
Quali sono le principali caratteristiche dei capi Intrepid? Cosa rende questi capi unici?
I capi Intrepid sono pensati, creati e prodotti nel nostro Paese: un made in Italy al cento per cento. Capi che possono accompagnarci in ogni momento della giornata: al lavoro, a un aperitivo o a una cena in compagnia. Curando i dettagli e la qualità dei tessuti, possiamo certamente dire che ogni singolo pezzo si distingue per la comodità, la duttilità e lo stile. Trendy e sportivo allo stesso tempo. Cosa c’è oggi di più glamour che un pantalone felpato indossato magari coi tacchi oppure con un blazer dal taglio maschile? Oggi ormai tutto può sembrare già visto: per questo credo si debba curare ancora di più i dettagli, i tessuti, i colori e tutto ciò che può rendere il capo migliore sotto il profilo della qualità e della duttilità.
Intrepid per te è anche uno stile di vita… Cosa vuol dire?
Intrepid è avere fiducia, è guardare alle sfide con determinazione, è guardare al futuro. È credere di riuscire. Con la consapevolezza di dover mettere passione, energia e competenza in tutto. Credo che questo mi rispecchi molto.
Sei un’imprenditrice impegnata anche in politica. Quali vantaggi e svantaggi comporta per un imprenditore essere impegnato su così tanti fronti?
La politica per me è una passione ereditata da mio padre e da mio zio. Qualcosa nato quasi per scherzo e che poi, grazie a chi mi è stato vicino insegnandomi e aiutandomi, è diventato un vero e proprio interesse, a cui dedicare parte del mio tempo. È un grande impegno che richiede molti sforzi e sacrifici, ma che tiene vivo il mio desiderio di fare qualcosa di utile per la società, sperando di riuscire a contribuire a migliorarla. È questo che mi spinge a portare avanti le mie convinzioni e le mie idee. Fare politica vuol dire mettere la propria faccia in molti ambiti: è evidente che poi questa visibilità si riflette anche su altre attività. Essere esposti ad attacchi, alcuni di carattere personale, può mettere in difficoltà sia la vita privata che quella professionale.
La comunicazione è importantissima, sia per chi fa impresa, sia per chi fa politica. Come gestisci il tuo brand personale sui vari fronti? Curare la propria immagine genera autorevolezza, credibilità e riconoscibilità. Che ne pensi?
Sono molto attenta alla mia comunicazione: voglio far conoscere le mie idee e le mie proposte senza cadere nel ridicolo o nello slogan fine a se stesso. Cosa molto facile al giorno d’oggi, in tutti gli ambiti. Sono una persona concreta e voglio che questo sia chiaro, sempre. Allo stesso modo cerco di far trasparire la mia voglia di avventura, sempre con un pizzico di ironia. È importante saper utilizzare nel modo giusto i vari strumenti, ognuno con le proprie caratteristiche. Ad esempio, penso sia sbagliato investire per acquistare follower e aumentare i numeri: è solo uno specchietto per le allodole. I follower devono essere “in target”, interagire e generare conversioni. Saper creare contenuti interessanti, che invoglino le persone a seguirci, è fondamentale. Non tutto si può comprare. Utilizzare bene i social rende credibili e autorevoli. Naturalmente bisogna sempre raccontare la verità.
Ufficio stampa, social, tv, radio. Come ti approcci ai vari canali di comunicazione?
Penso che ogni canale di comunicazione abbia un proprio pubblico di riferimento e bisogna scegliere quelli che funzionano meglio per il proprio target. Per quanto mi riguarda, insieme ai miei collaboratori, scelgo quale mezzo utilizzare a seconda del messaggio che voglio comunicare e del pubblico a cui mi rivolgo. Essendo impegnata su più fronti, ho ben chiaro che ogni settore esige strategie diverse. Utilizzo molto i comunicati stampa, soprattutto per l’impegno politico, e i social, per politica e lavoro, cercando di non mescolare le due cose. Per quanto riguarda, il mondo della moda ritengo fondamentale Instagram: l’epoca dei blog con i consigli di stile è finita e dobbiamo sfruttare le varie possibilità che questo social offre. Non solo i post, ma anche stories e reels. Quando capita l’occasione, non disdegno di partecipare a trasmissioni televisive o radiofoniche, che rimangono un mezzo molto potente per raggiungere un ampio pubblico.