La leggendaria pasta modellabile è un brand che da oltre 60 anni ispira intere generazioni. Inventato dalle mani visionarie del ceramista Dario Sala, oggi è diventato un punto di riferimento non soltanto nel panorama artistico ma anche nel tessuto culturale e commerciale internazionale.
È uno di quei prodotti che restano nella memoria perché viene solitamente usato negli anni più belli, quelli dell’infanzia, o per dare vita al talento creativo di tanti appassionati di ogni età. Un prodotto che, quando nacque nel 1963, fu subito rivoluzionario e ancora oggi è in grado di innovarsi. Parliamo del DAS, la pasta modellabile inventata dal ceramista, poeta, artista a tutto tondo Dario Sala, da cui prende il nome. Dal 1994 DAS entra in F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, insieme ai marchi Pongo e Didò, arrivando al successo internazionale. «In Italia quasi tutti ricordano di aver utilizzato il DAS a scuola», commenta Orietta Casazza, Direttore Marketing Italia F.I.L.A., «ma questa pasta molto versatile, che si modella con estrema facilità, all’estero è utilizzata più diffusamente da artisti, hobbisti e designer».
Come nasce DAS?
Nasce come soluzione alternativa alla modellazione dell’argilla, che richiedeva la cottura in grandi forni e ad alte temperature. Il DAS invece è stata la prima pasta modellabile auto-indurente perché essicca all’aria. Un prodotto davvero innovativo che lo scorso anno ha celebrato il suo 60esimo compleanno. Fu un successo incredibile nella gamma delle paste modellabili.
Cosa significa fare innovazione di un prodotto così tradizionale che fa parte del bagaglio culturale di tutti noi che, da piccoli, abbiamo giocato, almeno una volta, con il DAS?
Significa ascoltare le esigenze dei consumatori e intercettarle, riempire un vuoto. Significa fare ricerca e cercare di sviluppare un prodotto che non sia soltanto un DAS di un altro colore ma che abbia la stessa funzionalità ed apporti la stessa novità che il DAS apportò quando nacque.
Che cos’è il DAS Wood?
DAS Wood permette di modellare il legno. È una grande rivoluzione, non abbiamo trovato prodotti che offrano le medesime caratteristiche a livello mondiale. Una pasta modellabile a base d’acqua che integra vere fibre di legno che consente di creare sia oggetti semplici che vere e proprie sculture, che, a differenza del legno che una volta intagliato non permette ripensamenti, con DAS Wood si può sperimentare, correggere e ripartire da capo mentre lo si modella. Rispetto al DAS classico richiede un tempo di asciugatura più lungo ma consente di fare ritocchi, fori, tarsie e altre lavorazioni ed una volta asciutto, il manufatto risulta molto resistente. Profuma di legno e lo si può anche colorare.
Che tipo di professionalità concorrono alla creazione di una innovazione di questo tipo? Lo chiediamo a Lucrezia Lisanti – Product Manager di F.I.L.A.
Il DAS Wood è stato il risultato di anni di lavoro del reparto Ricerca e Sviluppo che ha sede a Rufina (in provincia di Firenze) presso il nostro stabilimento produttivo. Le professionalità coinvolte sono i nostri esperti di chimica, che lavorano sulle caratteristiche chimico-fisiche e di stabilità del prodotto, il dipartimento di compliance che verifica la conformità del prodotto all’uso da parte di bambini dai 3 anni in su e gli ingegneri che si occupano dell’industrializzazione del prodotto. Inoltre, durante il processo di test, coinvolgiamo artisti ed hobbisti che lo provano, lo usano e ci danno i loro preziosi feedback per perfezionarlo.
In epoca di entertainment digitale, come si colloca il DAS che invece stimola l’attività manuale, “analogica”?
L’esperienza fisica è alla base della conoscenza e dell’espressione creativa ed è la creatività a stimolare l’innovazione. Tutti i nostri prodotti concorrono a questo tipo di sviluppo, ancora molto importante anche per quello che è poi l’approccio al digitale.
Riguardo alla sostenibilità ambientale quali sono le vostre iniziative?
F.I.L.A. nasce con i pastelli colorati che, da sempre, sono stati prodotti usando legno da riforestazione. Abbiamo creato un pennarello con plastica derivata dalla canna da zucchero, con un investimento in R&D durato 3 anni e anche per la produzione di DAS Wood usiamo fibre di legno tenero derivate da materie prime rinnovabili. E si inserisce in un approccio a 360 gradi sul tema della sostenibilità e reputation economy.
