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La medicina estetica secondo Clara Melis: un approccio umano e inclusivo

di Elisa Marasca
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Dalla sua esperienza personale di paziente alla passione per la medicina estetica, Clara Melis racconta come aiutare donne e uomini ad accettarsi con l’aiuto dei social media e.. un pizzico di ironia.

 

Il suo obiettivo è permettere alle pazienti di ritrovare l’autostima e l’amore per il proprio corpo, attraverso la pratica di trattamenti di ultima generazione che consentono di ritrovare la naturale bellezza, rispettando le proporzioni corporee e i lineamenti del viso. Clara Elisa Melis è una dottoressa di Cagliari specialista in Medicina Estetica, Dermatologia Clinica Specialistica e Dermatologia Vascolare Pediatrica. Nel suo studio propone vari servizi volti alla prevenzione e al trattamento di svariati inestetismi e segni del tempo che turbano l’equilibrio psicofisico. Il suo lavoro viene comunicato quotidianamente attraverso i social media, soprattutto su Instagram, dove Melis conta circa 37mila follower.

Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a scegliere questa professione e a specializzarsi in medicina estetica?

Ho un percorso da paziente: a 14 anni mi è stata diagnosticata un’epatite autoimmune e ho dovuto prendere molti cortisonici, che hanno cambiato il mio corpo. Vedevo il mio aspetto trasformato, e mi ricordava ogni giorno della malattia. Spesso, poi, le persone facevano commenti indelicati, rendendo ancora più difficile accettare i cambiamenti fisici. Il personale medico, invece, mi ha fatta sentire sempre accolta e coccolata. Questa esperienza mi ha spinta quindi a specializzarmi in medicina estetica per aiutare altre donne e uomini che, come me, devono affrontare terapie croniche per patologie autoimmuni o oncologiche, che lasciano segni importanti sul corpo. Il mio obiettivo è supportare queste persone e ho anche in mente di creare un’associazione per offrire loro trattamenti gratuiti.

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Photo: Gian Marco Sanna / Social media vibes

Come riesce a mantenere un equilibrio tra il continuo aggiornamento professionale e la gestione della sua presenza sui social?

Per la gestione dei social mi affido a un social media manager, che cura la creazione di video e reel, ma devo comunque essere presente personalmente, facendo storie e mantenendo il contatto con chi mi segue. Questo impegno si è rivelato un punto di forza, perché le pazienti arrivano conoscendomi già, sentendosi a loro agio. Essendo una persona amichevole e mai sopra un piedistallo, le persone si rivolgono a me con fiducia. È vero che richiede tempo e sforzo, anche quando non si ha voglia, ma si crea una community affettuosa che ripaga di tutto l’impegno.

Di recente ha lanciato la sua linea di skincare. Quanto è importante per lei offrire prodotti complementari ai trattamenti?

È molto importante, perché ho notato che molte pazienti sono confuse sui prodotti skincare. Spesso mi chiedono quale crema sia migliore, oppure non usano protezione solare, che è fondamentale. Ho creato una linea skincare essenziale, con pochi prodotti di qualità, facili da usare per chi non ha tempo per lunghe routine, come le mamme o le persone molto impegnate. L’idea è di avere pochi prodotti indispensabili che rispondano alle esigenze di tutte.

La rubrica “Non sei brutta, sei solo povera!” è la più famosa di questo genere su Instagram. Come è nata questa idea e qual è il messaggio che vuole trasmettere?

L’idea è nata guardando un video “prima e dopo” di Beyoncé: mi ha colpito come sia rimasta splendida negli anni, grazie anche alla medicina estetica. Quindi ho pensato di creare dei video dove spiegare il “prima e dopo” delle celebrities grazie a degli interventi che penso abbiano fatto. E non solo: un video l’ho fatto anche su di me! Voglio trasmettere che la bellezza non è solo genetica, ma accessibile con le giuste risorse. Spiego sempre che non dobbiamo inseguire ideali impossibili di perfezione, ma possiamo prenderci cura di noi stesse senza esagerare. Con i budget giusti, tutte e tutti potremmo sentirci al meglio. 

Ha mai ricevuto critiche, magari da colleghi, per la sua presenza online?

Sì, a volte ricevo critiche anche da colleghi che usano i social: una dottoressa si è risentita perché abbiamo commentato lo stesso personaggio famoso. In generale, però, molti colleghi apprezzano la mia comunicazione e il fatto che dia informazioni corrette. Ho anche ricevuto messaggi di incoraggiamento da colleghi più anziani, stanchi della comunicazione online che si fa sulla medicina estetica, perché preferiscono lasciare spazio a chi come me è preparata e motivata.

Quali sono i suoi progetti futuri, sia in ambito professionale che nella divulgazione online?

Il mio prossimo progetto è espandere lo studio, acquistando uno spazio più grande per inserire altre figure professionali, come estetiste e infermiere. Vorrei anche fondare un’associazione benefica per offrire trattamenti gratuiti a chi ne ha bisogno e sto lavorando a un libro sulla mia esperienza, per raccogliere fondi per questa associazione. Più riesco a farmi conoscere sui social, più posso sensibilizzare e sostenere chi vive situazioni simili alla mia. A questo proposito, vorrei scrivere un libro per raccontare la mia esperienza da paziente a “curante”

 

Elisa Marasca

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