Decodificare il complesso “codice mentale” femminile e fornire un supporto a chi desidera riavvicinarsi alla propria partner. Ridurre il divario emotivo e psicologico che divide uomini e donne. È questa la missione di Alice Pogliaghi, fondatrice di “Manuale di Coppia”, un blog che è diventato un servizio di consulenza, decisamente differente da quello offerto dai “Love Coach” maschi…
Dopo gli anni trascorsi all’università nel ruolo di consulente di coppia per amici e conoscenti, Alice si è posta la domanda che in molti ogni giorno si fanno: cosa differenzia gli uomini dalle donne?
«Il famoso libro di John Gray “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere” riprende una grande verità – spiega Alice – il problema principale di ogni amore: Uomini e Donne sono diversi. Se poi aggiungiamo il carattere complesso e sfumato che rende unica ogni donna, il gioco si complica doppiamente. La mia missione è proprio quella di aiutare gli uomini a pensare come una donna, così da riuscire a capirla e soddisfarla».
Dopo aver investito tanto studio e dedizione per trovare la risposta, Alice decide di mettere le sue conoscenze a disposizione di tutti gli uomini e di fare della sua passione un lavoro. Inizia così un percorso di personal branding per strutturare una propria strategia di comunicazione e offrire le sue competenze a un numero sempre più vasto di persone. Dopo aver svolto un’attenta analisi di mercato, Alice scopre di essere una delle poche donne in Italia a trattare l’argomento. Tra i tanti uomini che si fregiano dell’etichetta di love coach, trova la sua caratteristica distintiva e specializzazione: aiutare gli uomini a leggere nella mente delle donne grazie ai consigli di una di loro.
Nasce da questa intuizione Manuale di coppia, lo strumento in grado di comprendere fino in fondo le emozioni delle donne: quando amano, soffrono e tradiscono.
Cosa ti rende diversa da un love coach uomo?
«Parto dal presupposto – sottolinea Alice – che l’uomo è diverso dalla donna. La maggior parte dei problemi nelle relazioni nasce perché non c’è comprensione reciproca. Per questo è consigliabile andare da un esperto: visto che si tratta di riconquistare una donna, un’esperta del genere femminile è quello che serve».
D’altronde, quando decidiamo di modellare il nostro fisico, ci rivolgiamo a un valido personal trainer. Quando vogliamo conoscere le nostre emozioni, chiamiamo uno psicologo. E quando un uomo desidera riconquistare la propria donna, ha bisogno di una love coach donna. Un’esperta che lo aiuti ad abbracciare il suo desiderio di intimità, matrimonio e famiglia, tenendo sempre presente il punto di vista della propria partner.
Nell’aiutare gli uomini a riconquistare la donna amata, anche le partner ne traggono dei benefici.
Ogni donna, almeno una volta nella vita, ha sentito il bisogno di allontanarsi dalla persona amata, una separazione dolorosa, ma che delle volte si è rivelata liberatoria. Quando, per una donna, è bene tornare con l’ex? Da una parte, lo scenario che l’aspetta comprende la possibilità di chiudere un capitolo della propria vita per aprirne di nuovi, inesplorati e incerti, di cui non si conoscono i pregi e i difetti: di fatto, bisogna ricostruire tutto da zero. Dall’altra, grazie ad Alice, molte donne possono tornare ad abbracciare quello stesso uomo che le ha fatte stare bene per molti anni e che grazie ai consigli della Love Coach ha ritrovato il sentiero ed è tornato maturato, consapevole e migliore. E dopodiché scegliere.
«L’idea di creare un blog per aiutare gli uomini – aggiunge – ha come obiettivo quello di ridurre il divario emotivo e psicologico che divide uomini e donne. Perciò le stesse donne ne traggono un beneficio perché hanno dalla loro parte una love coach imparziale che dà i giusti consigli al loro partner. Spesso, i miei stessi clienti sentono di aver aumentato notevolmente il loro sex appeal attraverso l’aggiunta nella loro relazioni di piccoli accorgimenti come attenzioni, regali, sorprese. Alla fine del percorso con me, alla partner torna indietro un uomo più consapevole, che risulta quello che avrebbe sempre voluto senza il bisogno di mille litigate per ottenerlo. Molto spesso è proprio la mediazione tra love coach e uomo ad aiutare la donna, perché tra le donne c’è un tacito codice di ipocrisia quando si tratta di parlare di problemi di coppia. Le donne si danno ragione di default e fomentano il problema: invece, tra sessi diversi ci si può aiutare a vicenda e capire meglio come pensa l’altro sesso».
Come pensano davvero le donne e quali sono i limiti più grandi che devono affrontare gli uomini per capirle e riconquistarle?
Chiaramente è un argomento ampio e ricco di sfaccettature. In relazione alla coppia, nella maggior parte dei casi, una donna pensa di chiudere una relazione quando subentra la delusione. Dopo aver letto molte chat, lettere e conversazioni, posso dire con certezza che una donna si sente delusa quando il proprio uomo non le dà le giuste attenzioni, non cura la relazione come la donna vorrebbe e si aspetta, ha smesso di stupirla e di proporle cose nuove, quando si è ormai adagiato sulla relazione senza capire che la sua inerzia sta logorando il rapporto. Alcune donne esternano questo disagio, ne parlano, ma non vengono prese sul serio. Altre tengono dentro sperando nel cambiamento spontaneo del partner, ed è un grande errore.
Per quanto riguarda gli uomini, il limite più grande che devono affrontare per riconquistare la donna amata è la razionalità. Gli uomini tendono a razionalizzare la relazione e spesso non ragionano con il cuore come la loro partner (ex partner nel nostro caso). Perciò, si privano dell’opportunità di avvicinarsi a loro a livello sentimentale (esempio: non chiedono mai scusa, perché pensano sia un segno di debolezza).
Un altro grande problema sono le tempistiche: molti uomini quando vengono lasciati rischiano di dimostrarsi egoisti ed egocentrici agli occhi della propria ex partner. Tendono a voler risolvere tutto e subito, facendo così l’errore di soffocare l’ex compagna e di avere un comportamento oppressivo. Ciò fa solo arrabbiare la partner da riconquistare, allontanandola ulteriormente. Gli uomini dovrebbero capire che quando si sbaglia, non si può correre ai ripari secondo le proprie tempistiche, volendo risolvere tutto in qualche settimana, senza capire che magari la donna ha bisogno di metabolizzare e di ricevere quelle giuste dimostrazioni capaci di farle cambiare idea.
Come hanno reagito colleghi e amici a Manuale di Coppia? Ti spaventava la loro opinione quando hai aperto il tuo blog?
«All’inizio – spiega – ho faticato nel provare a spiegare il mio lavoro agli altri (Love coach? Consulente di coppia? Donna che aiuta a capire le donne?), ma la loro opinione non mi ha mai spaventata, sapevo quello che volevo fare, di saperlo fare e quindi non avevo paura di nulla. Anche perché questo blog è nato dal dialogo con il mio compagno, che mi ha spronata ad “uscire allo scoperto” per far sì che più persone potessero fare affidamento alle mie competenze, ai miei consigli e alla mia empatia. Quindi mi sono sentita subito supportata nel progetto che stavo pensando di realizzare. Poi il passaparola è venuto da sé, e i riscontri che ho avuto sono sempre stati più che positivi, sin dai primi articoli pubblicati».
Manuale di coppia nasce nei primi due mesi di lockdown, un periodo in cui la pandemia ha stravolto molte relazioni, soprattutto quelle che già vacillavano. Coppie che dal nulla si sono ritrovate senza la possibilità di svincolarsi dal loro fragile legame d’amore, ritrovandosi non solo “recluse” in casa con il partner (a volte amato, altre volte odiato), ma faccia a faccia con i problemi che negli anni avevano ignorato o tacitato. Sicuramente la nascita di Manuale di Coppia ha dato la possibilità a molti uomini di avere al proprio fianco Alice, una sicurezza in più per altrettante donne.
Che risultati hai ottenuto e in quanto tempo da quando hai iniziato il tuo Personal Branding?
In questi anni le soddisfazioni sono state tante, è stato un percorso che ha superato le mie aspettative. Oggi è il mio lavoro a tempo pieno e mi riempie di orgoglio fare del bene alle persone. Ho notato che il mio approccio è stato ripagato sia da chi è ritornato con le ex e chi non ci è riuscito. Non tutti ci riescono, alcune situazioni sono fattibili e altre no. Diciamo che io sono sincera e se mi compenetro in una storia, dico quello che penso, in positivo e in negativo. Mediamente dove pensavo fosse fattibile, poi effettivamente ci riuscivano.
Sei diventata un punto di riferimento per gli uomini che vogliono riconquistare la propria ex fidanzata. Quali social usi per comunicare con loro e perché proprio questi?
Ho puntato sulla SEO, per un anno ho fatto solo questo, pubblicando articoli su articoli, fino a quando ho capito di dover affrontare un percorso di personal branding e di crescita personale per migliorare il tone of voice e il public speaking. Dalla pratica è nato il mio canale YouTube per superare i limiti del mio blog, il muro fatto di solo testo, ed entrare in contatto diretto con i miei clienti, grazie alla mia empatia. Da lì, molte persone che prima avevano visto i miei video, hanno iniziato ad affidarsi a me dicendomi di avermi trovata su YouTube. Infatti, è l’unico social che sto coltivando. Il prossimo sarà Instagram, ma ora l’attenzione è dedicata a YouTube.
Quali sono i tre momenti che ti hanno finora generato maggiore soddisfazione nella tua professione attuale?
Il primo direi è quando Google Analytics mi dava risposte positive in merito al posizionamento di articoli e visite al sito. Poi quando ho ricevuto i primi commenti, le prime email con le quali ho iniziato a interagire con persone sconosciute. Un terzo momento è stato quando le persone hanno cominciato a chiedermi i costi e le modalità della consulenza.
Cosa consiglieresti ai lettori che vorrebbero iniziare un percorso di Personal Branding?
Pensando al mio personal branding, so che ciò che l’ha fatto funzionare è stato capire le esigenze reali della mia nicchia e soddisfare i loro bisogni.